Lo sapete che cos’è un mocktail? Semplicemente un cocktail, ma analcolico. Il termine, infatti, si basa sul significato della parola “mock”, ovvero finto, e la sua somiglianza al termine cocktail. Di sicuro vi sarà capitato di ordinarne uno, al posto del solito gingerino, magari invogliati dall’aspetto esotico e dal gusto diverso, solitamente più fruttato. Solitamente ci si avvicina al bancone esordendo con un “cosa c’è di analcolico?”. Adesso potrete sorprendere il barman chiedendogli un mocktail, o chiedendo a lui/lei di sorprendere voi con un mix tutto nuovo. Scoprite con noi dove fare aperitivo analcolico a Venezia.
Il mocktail per eccellenza è lo Shirley Temple, a base di granatina (sciroppo analcolico), ginger ale (soft drink a base di zenzero), soda e l’immancabile ciliegia al maraschino, e fu inventato negli anni Trenta proprio in onore della giovanissima attrice. Frulalà è la prima meta, locale in cui bevande a base di frutta e verdura freschi regnano incontrastati. Attenzione però, che se ordinate uno smoothie o un succo di frutta non state scegliendo un mocktail. Ordinate piuttosto un Virgin Mojito classico, oppure al melograno.
Un altro mocktail da provare, se vi piacciono i gusti dolci, è il Virgin Colada (la Piña Colada ma senza rum). La troverete inserita nel listino dei drink alla Bussola Cocktail Lab, a due passi dal ponte di Rialto. Un altro menù da sfogliare, è quello dello Skyline Rooftop Bar, dove oltre all’aperitivo vi potrete godere anche la vista panoramica su Venezia. Provate un Island Punch “il più classico dei punch in versione analcolica”. Infine, uno dei cocktail bar che preferisco a Venezia è il Café Noir, vicino a campo Santa Margherita. Scegliete il cocktail che più vi ispira e chiedete la versione analcolica, magari quella del Moscow Mule.