Un’ottima alternativa all’insalata di riso, o ad un piatto di pasta, è il cous cous. Ci sono tantissime varianti, e quella più classica, che arriva dai paesi del Nordafrica, ha un gusto più speziato e solitamente viene abbinata ad uno stufato di carne di agnello. Nella variante “fatta in casa” (e aggiungerei, al volo) ognuno inserisce gli ingredienti preferiti, magari con qualche attenzione agli abbinamenti di sapori. Quello che preparo io solitamente è il cous cous alle verdure.

Per preparare il cous cous di verdure vi servirà del cous cous precotto (per le porzioni, controllate cosa consiglia la scatola, altrimenti dosatelo come per il riso), del brodo di verdure e della curcuma. Poi mezza cipolla, una carota, una zucchina, una melanzana, peperoni (gialli e rossi) e dei ceci. Per velocizzare la preparazione, utilizzate quelli precotti. Infine un paio di foglie di basilico, olio extravergine d’oliva e pepe. Se utilizzate il brodo per cuocere il cous cous, non vi servirà aggiungere sale, in alternativa utilizzate acqua bollente e salate le verdure.

Dal momento che il cous cous è istantaneo, e quindi in 5 minuti sarà pronto, preparate prima le verdure. Tagliate la cipolla finemente e fatela soffriggere in una padella con l’olio, aggiungendo poi i ceci. Tagliate zucchina, carota, melanzana e peperoni a cubetti, aggiungete anche queste verdure in padella. Controllate la cottura, l’ideale sarebbe di lasciare le verdure cotte ma croccanti. Quando saranno pronte, “cuocete” il cous cous con il brodo bollente (di nuovo, per le proporzioni di acqua-cous cous controllate le indicazioni della scatola, così non sbaglierete). Poi sgranatelo con una forchetta e versatelo in padella assieme alle verdure. Infine, tagliate il basilico, aggiungetelo e mescolate un’ultima volta.

Un paio di consigli:

  • Potete aggiungere le spezie che volete come chiodi di garofano o peperoncino. Provate anche lo zenzero che dà un gusto fresco, oppure aggiungete il melograno prima di servire
  • Il cous cous alle verdure è un piatto veloce, da poter sfruttare come “svuotafrigo”, da mangiare sia caldo che freddo

Immagine di copertina di Wine Dharma