Con la ricetta del pandoro, oggi andiamo in trasferta nella vicina Verona. Armatevi di tanta pazienza e almeno una giornata a disposizione perché la lievitazione dell’impasto, o per meglio dire degli impasti, è essenziale alla riuscita di questo dolce. Infatti dovrete preparare un impasto base (la biga) che una volta lievitato, dovrete impastare a sua volta con gli altri ingredienti e lasciar lievitare nuovamente.

Per la biga vi serviranno 30 gr di acqua, 14 gr di lievito di birra e 65 gr di farina di tipo 0. Gli ingredienti che vi serviranno successivamente per la ricetta del pandoro suddivisi in ulteriori 2 impasti: 129 gr di farina 0, 50 gr di zucchero e 1 uovo intero per il primo. Per il secondo servono 250 gr di farina di tipo 0, 130 gr di zucchero e 20 gr di miele. Poi 2 tuorli, la scorza grattugiata di un limone, 3 uova intere ed infine 185 gr di burro. Per prima cosa preparate la biga facendo sciogliere il lievito nell’acqua che deve essere tiepida, aggiungete la farina ed impastate. Lasciate la biga a lievitare fino a che raddoppierà di volume. Aggiungete gli ingredienti del primo impasto, cioè farina, zucchero e un uovo, ed impastate per almeno 10 minuti. Fate lievitare fino a che sarà raddoppiato.

Ora potete aggiungere a questo impasto gli altri ingredienti: farina, zucchero, miele, tuorli e buccia di limone, impastando man mano che vengono aggiunti gli ingredienti. Aggiungete il resto delle uova, una alla volta, e continuate ad impastare per 20 minuti minimo, poi aggiungete il burro e continuate ad impastare per circa 40 minuti. Ora potete imburrare lo stampo del pandoro (quello profondo a forma di stella dalle tante punte) e mettervi l’impasto, facendolo quindi lievitare per l’ultima volta. Infornate in forno statico a 150°C per 45 minuti. Quando lo toglierete dal forno ricordatevi di non toglierlo dallo stato e lasciatelo raffreddare per mezz’ora. Infine, potete capovolgerlo e terminare il raffreddamento.

Un paio di consigli:

  • Per la lievitazione degli impasti, è meglio accendere il forno in precedenza e poi spegnerlo, creando così un luogo tiepido in cui farli lievitare. Per le varie fasi in cui si deve impastare, se utilizzate una planetaria risparmierete tempo ed energie
  • Se l’idea di mangiare il pandoro senza nient’altro non vi fa impazzire, allora accompagnatelo con delle ciotole con creme varie. Crema pasticciera o chantilly, crema di nocciole o pistacchi, o anche marmellate, così ogni ospite sceglierà l’abbinamento preferito, o un assaggio per ogni crema

Se non conoscete la storia del pandoro e degli altri dolci del periodo natalizio, come per esempio il mandorlato, allora leggete qui.

La ricetta a cui mi sono affidata anche io la prima volta è quella di Misya
Immagine di copertina di Chowhound