Ogni periodo dell’anno non solo porta frutta, verdura e pesce di stagione, ma anche tanti dolci tipici associati ad una determinata festività. Per esempio, se siete a Venezia per carnevale fra i dolci della tradizione troverete le famose frìtoe oppure le castagnole. A novembre invece, nel giorno di San Martino, troverete un dolce biscotto glassato a forma di cavallo e cavaliere (chiamato San Martino, appunto). Se a Natale non si può fare a meno del pandoro, anche Pasqua non può essere da meno (soprattutto dopo il lungo periodo di Quaresima). Una tipica ricetta pasquale veneziana è la fugassa.

L’impasto della fugassa, proprio come quello del pandoro, si prepara in più fasi. Prima preparando la biga, con 150 gr. di farina 00 con 25 gr. di lievito di birra sciolto in mezzo bicchiere d’acqua tiepida. Gli ingredienti che vi serviranno per la seconda parte della preparazione sono: 350 gr. di farina 00, 200 gr. di zucchero e 150 gr. di burro. Poi 3 uova, dell’estratto di vaniglia (meglio se liquido) e un pizzico di sale. Infine della scorza d’arancia tagliata non troppo fine, della granella di zucchero e qualche mandorla.

Per prima cosa preparate la biga per qualche ora in un luogo tiepido. A parte, impastate metà della farina, zucchero e burro, aggiungete le uova ed un pizzico di sale. Quando la biga sarà raddoppiata, aggiungetela all’impasto e lavoratela per qualche minuto. Mettete il tutto a riposare per un paio d’ore, poi si re-impasta assieme agli ingredienti rimasti (metà farina, zucchero e burro). Quindi aggiungete la scorza d’arancia e si lascia nuovamente riposare. Infine, mettete l’impasto in una teglia alta e rotonda, aggiungete le mandorle e la granella di zucchero e infornate per mezz’ora a 180°C in forno statico. Sfornate e lasciate raffreddare del tutto.

Un paio di consigli:

  • Per dare un gusto più speziato, e simile alla ricetta originale, fate riposare le scorze d’arancia con del marsala, una stecca di cannella e dei chiodi di garofano
  • La fugassa è buonissima abbinata a un bicchiere di vino dolce oppure con qualche cucchiaino di crema pasticciera

Immagine di copertina di Lorenzo Vinci